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La pietra preziosa più desiderata di sempre

Il termine diamante deriva dal greco “adamas” che significa invincibile e suggerisce al concetto di eternità, come l’amore. Fin dal XV° secolo solo i re lo indossavano come simbolo di forza, coraggio e ovviamente invincibilità. Nel tempo il diamante è diventato il simbolo per antonomasia dell’amore eterno, oltre che prezioso monile espressione di lusso, prestigio e status sociale.

Il diamante è il minerale più duro conosciuto dall’uomo, la sua composizione è semplice: è carbonio allo stato puro a forma di ottaedro. Ha un punto di fusione di circa 4000 gradi, cioè due volte e mezzo il punto di fusione dell’acciaio.

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CARAT - CARATO

I diamanti sono classificati in base al loro peso, espresso in carati.
Il prezzo di un diamante non viene valutato in modo proporzionale al suo peso, poiché più è “grande” e più è raro. Così infatti un diamante da due carati non vale il doppio rispetto a un diamante da un carato, ma molto di più.

COLOUR - COLORE

La valutazione del colore di un diamante è ottenuta misurando il grado di avvicinamento all’assenza totale di colore; diamanti realmente incolore ne esistono pochissimi, poiché presentano quasi tutti impercettibili variazioni di intensità. Più il diamante è incolore e più aumenta il suo valore, ad eccezione di quelli con colori molto intensi.

CUT - TAGLIO

I diamanti naturali sono di per sé pietre straordinarie, ma la mano dell’uomo può intervenire per accrescere ulteriormente la loro bellezza e il loro valore tramite il taglio. Il taglio di un diamante permette di regolarne la simmetria, esaltarne il colore ed eliminare eventuali inclusioni nella pietra, ed è fondamentale per permettere alla gemma di brillare al massimo delle sue possibilità.

CLARITY - TRASPARENZA

Durante il processo di cristallizzazione rimangono imprigionati nel diamante piccole tracce di carbonio o di cristalli chiamate“inclusioni”. Il valore del diamante aumenta via via che le inclusioni risultano più piccole e più impercettibili. Il loro numero, colore, dimensione e posizione determinano la purezza del diamante.

Le caratteristiche del diamante

Brillantezza

Talvolta i diamanti sono chiamati anche “brillanti”. Questo termine indica in realtà uno specifico tipo di taglio a cui la pietra può essere sottoposta, ma la brillantezza rimane una delle caratteristiche essenziali di queste gemme.

Durezza

Il diamante è il minerale naturale più duro esistente sulla terra, grazie alla sua particolare struttura chimica caratterizzata da legami covalenti che collegano tutti gli atomi adiacenti della pietra.

Resistenza

La solida struttura chimica del diamante fa sì che queste pietre siano molto resistenti, in grado di resistere straordinariamente bene al calore e agli urti mantenendo intatte le loro caratteristiche.

Rarità

I diamanti naturali si trovano in pochissime zone del mondo, e anche qui la loro quantità è ridotta: in media, per trovare un diamante da un carato di buona qualità devono essere estratte circa 250 tonnellate di minerale.

I diamanti hanno avuto origine in condizione di pressione e calore elevatissimi a migliaia di km sotto il livello del mare. Miliardi di anni fa le forze naturali hanno trasformato il carbonio in diamante nel magma fuso che si trova nella profondità della terra. Il magma irruppe attraverso la crosta terrestre tramite esplosioni vulcaniche e raffreddandosi, si solidificò in roccia di colore blu chiamata KIMBERLITE, all’interno della quale ancora oggi si trova la pietra grezza. Con un punteggio di 10 sulla scala MOHS della durezza, i diamanti sono la sostanza più dura sulla terra.
L’estrazione del diamante può avvenire in due tipi di giacimenti: primari e secondari. Nei primi, i diamanti si trovano nella kimberlite e vengono estratti mediante sgretolamento della stessa, mentre nei secondi, i diamanti si trovano in terreni alluvionali, a volte nella sabbia o nella ghiaia, o in fiumi.

Dopo l’estrazione la pietra grezza viene inviata alle taglierie, dove è l’abilità del tagliatore che è in grado di svelare la bellezza nascosta nella pietra e non sono ammessi errori.
La bellezza di un diamante infatti dipende dal modo in cui esso riflette la luce e il tagliatore deve sfaccettare la pietra in modo che la luce possa penetrare dalla sua parte superiore, riflettersi all’interno e fuoriuscire nuovamente dall’alto nel miglior modo possibile. E’ una questione di geometrie che devono essere perfette.

Direttamente dal produttore

Il prezzo migliore

Acquistiamo i nostri diamanti naturali certificati direttamente nei luoghi di produzione: in questo modo non risentono dei costi di intermediazione e hanno quindi un costo inferiore anche del 50% rispetto a quelli che hai fino ad ora acquistato. In questo modo possiamo garantirti delle pietre sempre certificate e di alta qualità, un costo conveniente accompagnato da un servizio puntuale e preciso con un ampio assortimento

Garanzia totale

Ogni singolo diamante naturali Exel Milano è accompagnato da un certificato rilasciato dai più autorevoli enti certificatori: IGI-GIA-HRD e il loro circuito di provenienza e vendita è completamente sicuro e trasparente.

SCOPRI LA QUALITÀ E IL VALORE: LE 4C DI UN DIAMANTE

I diamanti sono preziosi perché sono rari, ma cosa ne determina il valore?
Tutti i diamanti condividono particolari caratteristiche che ci permettono di confrontarli e valutarli,
grazie alla combinazione di 4 caratteristiche note come le "4C di un diamante":

I diamanti sono classificati in base al loro peso, espresso in carati.
La caratura di un diamante definisce le sue dimensioni e di conseguenza anche il suo prezzo. Un carato equivale a 0,2 gr, e dato l’altissimo valore di queste gemme ogni diamante viene pesato fino al millesimo di carato, arrotondando poi il valore alle centinaia. A livello commerciale il peso dei diamanti viene espresso in “punti”:

Il prezzo di un diamante non viene valutato in modo proporzionale al suo peso, poiché più è “grande” e più è raro. Così infatti un diamante da due carati non vale il doppio rispetto a un diamante da un carato, ma molto di più.

La valutazione del colore di un diamante è ottenuta misurando il grado di avvicinamento all’assenza totale di colore; diamanti realmente incolore ne esistono pochissimi, poiché presentano quasi tutti impercettibili variazioni di intensità.
Più il diamante è incolore e più aumenta il suo valore, ad eccezione di quelli con colori molto intensi; l’esempio più conosciuto è il diamante FANCY dai colori naturali più o meno intensi: giallo, arancione, rosa, verde, blu o rosso, che in virtù della loro rarità possono raggiungere prezzi elevatissimi e sono esclusi dalle normali categorie di colore ed inseriti in una apposita classificazione.

Per i diamanti bianchi la classificazione del colore viene eseguita mediante una scala di confronto denominata “master stones” (pietre di paragone) in condizioni di luce artificiale standardizzata dalla D alla Z.

Il taglio del diamante, è una caratteristica utile alla sua classificazione. Quando si guarda il taglio del diamante si presta attenzione alla forma, al numero e alla posizione delle faccette (taglio a brillante, taglio princess, taglio baguette, marquise, ovale, cuore, goccia, smeraldo, quadrato, fancy) ed anche alla proporzione delle faccette che ci sono. Infatti il tagliatore di diamanti deve prestare attenzione a rapporti geometrici, fattori importanti che vanno rispettati per ottenere un diamante particolarmente luminoso. Infatti la brillantezza del diamante è data dalla tipologia di sfaccettatura e dal taglio. Spesso, quando si parla di taglio del diamante, si fa confusione tra brillante e taglio brillante. Un brillante non è un diamante ma è un tipo di taglio. Si parla infatti di diamante a taglio brillante quando la pietra preziosa ha un taglio con 57 faccette, 58 se anche l'apice è sfaccettato.
Questa tipologia di taglio, detta a brillante, viene utilizzata anche su altri tipi di gemma e non unicamente sul diamante.

Le proporzioni sono elementi fondamentali per esaltare al meglio un diamante, per permettere ad una gemma di sprigionare la massima quantità di luce. Se un diamante ha un padiglione troppo profondo (very deep) una parte della luce si perde dopo la prima riflessione all’interno, uscendo dalla parte opposta del padiglione stesso; al contrario, se un padiglione è poco profondo (very shallow) la luce esce prima che possa essere riflessa.

Il taglio del diamante è essenziale per la sua bellezza ed è diviso in 3 gradi: proporzione, politura e simmetria.
Ogni grado è valutato secondo quattro parametri: Eccellente (excellent), Molto buono (very good), Buono (good) e Standard. (fair)

Quando le proporzioni sono perfette, tutta la luce ricevuta dalla pietra viene riflessa dalla tavola o dalle faccette della corona, più ci si allontana dal taglio ideale e maggiormente la pietra perde il suo valore.

Quando analizziamo il taglio dobbiamo tenere conto anche del grado di finitura di un diamante che è dato dall'insieme dei difetti dovuti alla mancanza di simmetria ed a quelli dovuti alla politura (ossia lucidatura, finitura o lucentezza della pietra).

Tale grado viene suddiviso in quattro livelli:
1. Ottima (excellent e very good) da assente a molto lievi difetti di simmetria e politura;
2. Buona (good) lievi difetti di simmetria e politura;
3. Media (medium) difetti visibili di simmetria e politura;
4.Scarsa (poor) accentuati difetti di simmetria e politura;

D E F colorless
G H near colorless
I J near colorless slightly tinted
K L M faint yellow
N O P Q R very light yellow
D E Bianco azzurro o Eccezionale - River
F G Bianco Raro o Finissimo - Top Wesselton
H Bianco con lievi tonalità Leggermente Tinto - Top Crystal
I Bianco con medie tonalità Leggermente Tinto - Top Crystal
K - L Bianco colorato Tinto - Crystal
M - N Lievemente Paglierino - Top Cape
O - P Paglierino - Cape
Q - R Lievemente giallastro - Light Yellow
S - Z Giallastro - Yellow

Durante il processo di cristallizzazione rimangono imprigionati nel diamante piccole tracce di carbonio o di piccoli cristalli di diversa natura: si chiamano “inclusioni” e sono disomogeneità che si considerano impronte naturali ed il loro numero, colore, dimensione e posizione determinano la purezza del diamante. Non esistono al mondo due diamanti uguali.
I diamanti considerati puri sono quelli che osservati con una lente a 10 ingrandimenti (10 x), non presentano alcuna inclusione.
Dopo il carato, è l’elemento che più incide sul prezzo poiché i diamanti privi di inclusioni sono molto rari.

Tuttavia è il fattore più sopravvalutato nella scelta dei diamanti per solitari, infatti la maggior parte delle impurità di un diamante non è visibile ad occhio nudo.

Le impurità che si possono trovare in un diamante sono distinguibili in due grandi categorie:

Inclusioni - caratteristiche interne generate durante il naturale processo di cristallizzazione nel quale è comune la formazione di tracce di carbonio o di cristalli di vario tipo. Pertanto i diamanti privi di inclusioni sono molto rari e chiaramente più costosi.

Caratteristiche esterne - difetti esterni presenti sulla superficie della pietra di vario tipo (ad esempio graffi, abrasioni, faccette supplementari etc.)

Grado di purezza, visibile con lente a 10x gradi di ingrendimento:

  • IF o LC (internally flawless o loup clean) = puro alla lente, nessuna inclusione interna
  • VVSI 1 (very very small) = solitamente si tratta di una sola inclusione estremamente difficile da rilevare
  • VVSI 2 (very very small) = piccolissime inclusioni visibili solo da un occhio esperto
  • VS1 (very small) = lievissime inclusioni rilevabili
  • VS2 (very small) = lievissime inclusioni diverse nel genere
  • SI1 (small inclusions) = piccole inclusioni facili da rilevare
  • SI2 (small inclusions) = piccole inclusioni diverse nel genere facili da rilevare
  • SI 3 (small inclusions) = inclusioni visibili ad occhio nudo solo da un esperto
  • I1 (I Piquè) = inclusioni visibili immediatamente con una lente a 10x e difficili da rilevare ad occhio nudo
  • I2 (II Piquè) = inclusioni grandi e numerose che ne diminuiscono la brillantezza facilmente visibili a occhio nudo
  • I3 (III Piquè) = inclusioni grandi e numerose, distintamente visibili a occhio nudo che ne riducono sensibilmente la brillantezza e ne compromettono la struttura rendendolo più fragile

LE CERTIFICAZIONI

Tutti i diamanti che selezioniamo per i nostri gioielli sono accompagnati da un certificato riconosciuto in tutto il mondo, rilasciato dai più autorevole e riconosciuti istituti gemmologici internazionali: IGI (International Gemological Institute) - GIA (Gemological Institute of America) - HRD Antwerp (Hoge Raad voor Diamant).

È sempre possibile verificare la veridicità del certificato di una pietra visitando il sito web del laboratorio gemmologico che lo ha emesso: inserendo il peso in carati ed il numero di certificato nell’apposito campo di ricerca, ne apparirà una copia sullo schermo.

Il numero identificativo del certificato è inciso sulla cintura del diamante, invisibile a occhio nudo.

Le pietre preziose dovrebbero passare di proprietà soltanto se accompagnate da una Certificazione che ne attesti la qualità. A prescindere dal luogo o dal mercato di riferimento, una Certificazione autentica emessa da un laboratorio autorevole come IGI - GIA - HRD Antwerp è sinonimo di fiducia e certezze nel mondo gemmologico.

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